Mex-Circus

ANNO: 2016
DOVE: Mexico City, Mexico
TEAM:  Federico Caserta, Francesco Casini, Fiamma Ficcadenti, Germana Musco
COMPETITION: Urban Pavillion
RESULT: Finalist Project

 

Città del Messico, nella sua quotidianità, affronta molti problemi. Alcuni di essi possono essere considerati come un punto di partenza propulsivo.

– L’aspetto sociale dell’arte e della cultura è un valore stabilito nella società messicana. Le operazioni elitarie, destinate a una minoranza privilegiata, sono molto criticate da tutta la popolazione e spesso vandalizzate.

– Nonostante la mancanza di integrazione tra i diversi gruppi etnici sia ancora forte, i messicani sono curiosi, vivaci e aperti.

– Città del Messico ha gravi problemi con il sistema dei rifiuti. L’architettura dovrebbe fare la sua parte.

Il padiglione è stato concepito come un luogo dove tutti sono sullo stesso piano. Rappresenta la città come un circo pubblico, colorato, caotico, pieno di eventi straordinari e situazioni ordinarie, un luogo che può essere vissuto liberamente, in cui gli attori e spettatori possono cambiare i loro ruoli e capirsi.

 

 

Il padiglione Mex-Circus ha una struttura autoportante ed è composto principalmente da materiali di scarto. Non ha un ingresso principale ma incoraggia la libera circolazione dei visitatori ed è definito e “abbracciato” dalla copertura, realizzata da catene e corde. Gli elementi di arredo sono costituiti da casse di plastica che provengono dai mercati della città. Questo sistema consente un uso flessibile dello spazio in quanto posso configurarsi diverse situazioni, a secondo delle necessità. L’architettura nasce dalle proprie ceneri, creando nuovi spazi accessibili e funzionali. In questo modo il padiglione può essere più attraente perché i visitatori possono vederlo cambiare e possono essere coinvolti nello spettacolo della città, percependolo come proprio.