Le Dispositif

ANNO: 2018 – in corso
DOVE: Keur Massar, Regione di Dakar, Senegal
TEAM: Federico Caserta, Francesco Casini, Fiamma Ficcadenti, Gianmarco Lucarini, Paola Inversetti, Juliette Antoni, Maria Terzano
COMMITTENTE: Comune di Keur Massar

 

 

 

 

Il progetto della nuova scuola superiore per Keur Massar è un luogo in cui lo studio procede di pari passo con la scoperta, il gioco, la socializzazio­ne, la convivenza e la condivisione. Non è destinato a diventare solo un spazio adatto all’apprendimen­to, ma è un ambito in cui tutti sono responsabilizzati alla cura sia del complesso scolastico che al mante­nimento degli alberi da frutto, orti comunitari e ani­mali da pascolo.

 

 

Tutti gli edifici sono disposti seguendo un percorso ad anello e sono tutti rivolti verso la grande corte centrale, anima del progetto e della quotidianità. Strutture e funzioni sono progettate come “stazio­ni” di un percorso continuo in cui i ragazzi possono muoversi liberamente nella loro routine quotidiana. Dall’ingresso, ambito piccolo e protettivo, lo spazio si apre su un ampio cortile interno verde.

 

 

L’anello è un dispositivo spaziale che racchiude tutte le funzioni per stimolare la socializzazione e la sua recinzione in mattoni favorisce un senso di prote­zione e inclusività. Il percorso viene introdotto all’in­gresso estendendosi come una mano che “ci invita ad entrare”.

 

Gli edifici si collegano all’anello in una configurazio­ne semplice da realizzare, ottimizzata per bilancia­re gli spazi interni e quelli esterni durante le quattro fasi principali della costruzione. Il complesso scolastico ha la capacità di essere am­pliabile a seconda delle necessità; le sue forme sono semplici, pure e funzionali, tanto da renderlo realiz­zabile rapidamente. Abbiamo immaginato spazi aggiuntivi come un la­boratorio di riciclo della plastica per imparare a dare una seconda vita ai rifiuti e un’area da adibire alla realizzazione degli orti comunitari per l’educazione e la responsabilizzazione delle persone verso i beni comuni.

 

 

 

Grande importanza è stata data ai sistemi tecnologi­ci; l’acqua piovana dai tetti viene raccolta in taniche interrate per garantirne l’utilizzo durante la stagione secca al fine di consentire lo svolgimento di tutte le attività agricole. Un sistema di pannelli fotovoltaici fornisce elettrici­tà ed è stato dimensionato per ogni fase di progetto, mentre i rifiuti biologici raccolti dalle latrine saranno utilizzati come fonte di calore e come fertilizzante. Inoltre, le pareti esterne offrono una protezione na­turale filtrando i venti durante la stagione delle piog­ge. Gli edifici sono progettati con un sistema di raf­frescamento naturale costituito da piccole aperture in PVC poste sotto le coperture in lamiera; hanno il compito di intercettare le brezze e attenuare il calo­re del tetto. I materiali per la costruzione sono resi­stenti, durevoli, economici e attingono alla cultura e alle tradizioni del luogo.